CIRCOLARE OTTOBRE 2021 – IL GREEN PASS NELLE AZIENDE PRIVATE

È ufficialmente entrato in vigore il D.L. 127/2021, che impone l’obbligo del green pass ai lavoratori delle aziende private per il periodo dal 15.10.2021 al 31.12.2021.

Per tutte le categorie di lavoratori è reso obbligatorio possedere ed esibire la certificazione verde Covid-19 (green pass) al momento dell’accesso nel luogo di lavoro.

Rimangono esclusi dall’obbligo i soggetti che presentano specifiche condizioni cliniche appositamente certificate e identificate da apposita circolare del Ministero della Salute.

L’obbligo di verifica della validità della certificazione verde appartiene al datore di lavoro.

Il controllo della certificazione deve avvenire al momento dell’accesso nel luogo di lavoro, tramite apposita applicazione che permetta la lettura del codice contenuto nel green pass.

Per convenienza rilasciamo a seguire il link per il download sugli smartphone dell’app ufficiale del Ministero della Salute:

-Google Play (sistema Android):

https://play.google.com/store/apps/details?id=it.ministerodellasalute.verificaC19&hl=it&gl=US

-Apple Store (sistema IOS): https://apps.apple.com/it/app/verificac19/id1565800117

 

Il datore di lavoro che omette la verifica rischia una sanzione amministrativa che va da € 400 a € 1.000. Anche il lavoratore che accede al luogo di lavoro essendo privo di certificazione verde, qualora si verificasse un controllo degli enti incaricati, rischia una sanzione amministrativa che va da € 600 a € 1.500.

Il lavoratore che non adempie all’obbligo e risulta privo di green pass al momento dell’accesso nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato, senza però alcuna conseguenza a livello disciplinare. Sarà quindi esentato dall’attività lavorativa senza alcuna retribuzione, pur mantenendo il diritto alla conservazione del posto.

Per i lavoratori non vaccinati, il datore di lavoro può decidere di:

-far sottoporre il lavoratore al tampone (ogni 48 ore). In questo caso il datore di lavoro può scegliere di contribuire alle spese sostenute dal dipendente per tale procedura, anche tramite convenzioni stipulate con farmacie, laboratori, ecc.;

-far svolgere al lavoratore l’attività lavorativa tramite la modalità di smart working.

 

È chiaro che la scelta finale sulla modalità di gestione spetta al datore di lavoro, anche sulla base delle proprie capacità organizzative e finanziarie.

 

Cordiali saluti,

LG Consulting Commercialisti Associati